| forse Denise Pipitone potrebbe essere in Grecia.
Un sogno che potrebbe diventare realtà. La mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, potrebbe forse riabbracciare la figlia Denise, scomparsa 4 anni fa a Mazara del VAllo. Una bambina di 8 anni è stata fermata dalla polizia sull'isola di Kos in Grecia. Potrebbe essere leri Denise Pipitone. Dagli occhi sembra lei, ma sarà l'esame del Dna, richiesto proprio dalla madre Piera Maggio, a stabilire la sua vera identità. Ieri sera la donna ha visto delle fotografie della bambina su un pc dei carabinieri, in raccordo con l'Interpool. Dice di aver notato lo stesso taglio degli occhi e ha aggiunto che vuole stare con i piedi per terra, prima di conoscer el'esito degli esami. A segnalare le bambina , che ha un segno sotto l'occhio sinistro simile ad un graffio ma presente probabilmente sin dalla nascita, è stata una turista italiana che si era fermata a comprare da lei un braccialetto. é rimasta sorpresa quando la bambina le si è rivolta in un perfetto italiano e parlasse anche il greco. La donna che era con lei, invece, una rom di origine albanese, aveva già avuto in passato problemi con la polizia perchè era stata trovata con documenti falsi, non parla nemmeno una parola di italiano. Da qui il sospetto che tra le due non ci fosse alcuna parentela. Le due sono state così fermate dalla polizia e interrogatte. La trentaquattrenne albanese sarebbe caduta in diverse contraddizioni. Le tv greche sostengono, tra l'altro, che la donna avrebbe già ammesso di non essere la madre della bambina, come aveva invece dichiarato al momento del fermo. Per chiarire meglio gli aspetti della vicenda la polizia di Kos ha inviato ad Atene sia il profilo del Dna della bambina, sia quello dell'albanese. Se la donna non dovesse risultare la madre della bambina, si faranno i consueti controlli incrociati con il Dna di Piera MAggio. "Non è la prima volta che mi giungono segnalazioni simili - ha dichiarato la signora Maggio - e ogni volta che mi hanno mostrato foto di bambine molto somiglianti a mia figlia, ho richiesto l'esame del Dna, quando invece al primo sguardo capivo che non poteva essere lei, ho sempre evitato il ricorso all'esame medico. Sono trascorsi quattro anni, mia figlia ovviamente è cambiata. Aspetto l'esito degli esami, sono tranquilla e serena. Attendo certezze e non ipotesi. Se questa bambina è mia figlia, la mia gioia di madre sarà senza confine; se non è lei, andrò avanti a lottare. Invito quindi tutti a moderare i facili entusiasmi e ad aiutarmi a cercare mia figlia anche se questa segnalazione risultasse infruttuosa. Io lo dirò sempre: mia figlia è viva".
11 / 09 / 2008
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