In una notte buia, tuoni e fulmini si abbattevano nelle terre di Krasnavak, ll vampiro, nel suo lucrube e macro castello, ondeggiava col suo mantello, era assetato di brama di sangue, in biblioteca, guardando libri antichissimi, girando di tanto in tanto il mappamondo, pensado alla prossima vittima, e passeggiando pensieroso su cosa era il suo vero scopo, ma all' improvviso un fascio di luce " DIVINA " irruppe nel castello, attraversando la vetrata principale e venne il lui una visone, sentiva voci mistiche, angeli cantare e portarlo in cielo. Lui si fece trascinare da questo canto a tal punto da addormentarsi.
Al suo risveglio si trovò davanti a una luce mistica ( es. Fuoco Fatuo Elfico ) che brillava a tal punto di non poterlo vedere sul volto. Ma una cosa sembrava strana al vampiro, quella luce non lo bruciava, e continuando a fissare quella figura, gli attraversò addirittura il pensiero che egli fosse morto.
" Alzati, nobile vampiro " Gli disse la luce, e, il vampiro con calma incerta si alzò
" Ho mandato i miei angeli a chiamarti per farti compiere il tuo dovere "
" Tu sei stato eletto prescelto del tuo dio onnipotente "
" Quale dovere? "
" Il dovere di proteggere IL CALICE da cui il profeta Asfarta bevve molti secoli orsono, nelle terre di Brundurst "
" Ma che volet... "
Il vampiro senza finire la frase fini in una città affollata, piena di mercati. Si accorse che il sole cocente non gli bruciava la pelle, e da li capi che era il prescelto del profeta.